domenica 21 luglio 2013

Parco giardino Sigurtà

Complice una bella giornata non ancora troppo calda e afosa,qualche settimana fa sono andata con un'amica a visitare il Parco Giardino Sigurtà.
Questo parco si trova a Valeggio sul Mincio appena fuori dal centro della città e non appena si varca il suo ingresso ci si dimentica di tutto perchè si resta completamente ammaliati dalla sua grandezza e dalla sua bellezza.
Non è stata la prima volta che sono andata a visitarlo,ero già stata in passato con un gruppo di amici ma ancora non avevo l'occhio scrutatore e fotografico di oggi,così ricordo si un bel pomeriggio ma non ricordavo tanti particolari che invece stavolta ho colto.
Ecco qui un pò di mie foto del parco mentre ve ne parlo.











Il Parco Giardino Sigurtà ha una superficie di 600.000 metri quadrati e si estende ai margini delle colline moreniche,nelle vicinanze del Lago di Garda,a soli otto chilometri da Peschiera.
Data la sua grandezza oltre che a piedi è possibile visitare il parco con biciclette e golf cart noleggiati sul posto oppure approfittare del giro panoramico con il trenino o lo shuffle.
In quarant'anni di amorose cure, Carlo Sigurtà,avvalendosi di un secolare diritto di attingere acqua dal Mincio,ha ottenuto il "prodigio" di rendere lussureggiante l'arida vegetazione collinare. 
Successivamente,il nipote Enzo ha realizzato un prototipo di Parco-Giardino ma l'apertura del parco risale solo al 1978. 
Ad oggi il Parco-Giardino è considerato fra i più straordinari al mondo.








Il Viale delle Rose è sicuramente l'immagine con cui il Parco Giardino Sigurtà si è fatto conoscere nel mondo.Lungo il suo chilometro di lunghezza,sbocciano ogni primavera più di 30.000 selezionatissime rose Queen Elizabeth e Hybrid Polyantha & Floribunda.








Sullo sfondo del Viale si erge maestoso il Castello Scaligero (secoli X-XIV) che,pur essendo esterno alle mura del Parco,grazie ad un sapiente gioco di prospettive si trasforma in elemento integrante nell'architettura complessiva del giardino.





Il Grande Tappeto Erboso è la distesa più vasta di tutto il Parco. 

Nel mezzo di questo soffice manto verde si trovano i Laghetti Fioriti,circondati da un romantico Salice Piangente e da piante annuali che vengono messe a dimora a seconda delle stagioni:nel periodo estivo si possono ammirare Begonie, Tagete, Salvia e Colues; nel periodo autunnale invece fanno da cornice agli specchi d'acqua le Viole del Pensiero, i Nontiscordardimè e le Margherite.









Tra le acque invece affiorano placide le Ninfee e gli Ibischi acquatici, tra cui guizzano vivaci le carpe giapponesi Koi,i cui colori sono "abbinati" a quelli delle ninfee.









I Giardini Acquatici ricordano per colori e suggestioni i paesaggi ritratti nelle tele dei maestri impressionisti. 

Di particolare suggestione è l'effetto del riflesso del torrione del Castello Scaligero negli specchi d'acqua, dove galleggiano delicatamente Ninfee rustiche e tropicali di sofisticata bellezza.
Proseguendo nel giro incontriamo poi l'Eremo di Laura,questo è il nome originario che fu fatto costruire nel 1792 dal Marchese Antonio Maffei (1759-1836).
Attraverso la facciata,ornata da una bifora, si può accedere alla contemplazione della statua raffigurante la Madonna.
Di fronte all'entrata del tempietto discende una gradinata a viale che conduce ai cosiddetti Quattro Laghetti dell'Eremo,uno dei tanti punti panoramici dai quali godere di una vista privilegiata sul Parco.









Il Castelletto invece è un edificio merlato con finestre neogotiche,costruito dal Marchese Antonio Maffei e che fu inizialmente adibito a "Sala d'Armi". 

La costruzione,visibile solo dall'esterno,è da sempre considerato dalla famiglia Sigurtà non solo una romantica attrazione ma un luogo dove accogliere gli amici più cari,tanto da essere divenuto negli anni un vero e proprio scrigno dove sono riuniti i ricordi della storia dell'intero giardino.
Nel secolo scorso il Castelletto è stato luogo di tavole rotonde e di incontri scientifici e letterari; sulla facciata,infatti,è affissa una lapide che ricorda la presenza di alcuni scienziati e Premi Nobel che furono ospiti della famiglia Sigurtà.







Asini,pecore,caprette,galline padovane,tacchini,daini e anatre vi aspettano nell'antica fattoria del Parco,un'area ludico-didattica destinata ai bambini e alle famiglie,dove è possibile incontrare tanti simpatici animali e partecipare a laboratori creativi e attività didattiche. 

La Fattoria di Tà del Parco aderisce al progetto per la Conservazione e la Valorizzazione di razze avicole locali Venete,in collaborazione con Veneto Agricoltura.











Nella visita al parco inoltre è possibile incontrare piccoli scoiattoli che girano liberi tra gli alberi,c'è la vasca per la tartarughe e la bellissime vasche con i fiori di loto.











Impossibile non restare affascinati da tanta bellezza.
Il nostro giro fotografico termina qui,spero di avervi fatto venire voglia di andare a visitare questo luogo incantato,io sicuramente ci tornerò presto.




domenica 14 luglio 2013

Nel campo di...

Qualche giorno fa,un pò per caso,mentre giravo in macchina per andare a far benzina,mi sono accorta che poco fuori dal mio piccolo paese c'è un campo di girasoli.
Per una come me che ama i girasoli e fare fotografie è sembrato un vero miraggio.
Armata di macchina fotografica e un sorriso a non finire ecco cosa ne è uscito dopo un'oretta passata in quel campo...







































Non riesco a spiegare perchè mi piacciono così tanto i girasoli...mi trasmettono allegria,solarità,vivacità...sono alti e forti,belli sempre,sia di giorno che di sera quando il sole non splende più...
Forse mi piacciono così tanto perchè racchiudono tutto ciò che cerco nelle persone che mi stanno vicino...insomma se non lo avete capito per me non è estate senza girasoli!




E per restare in tema ecco una bellissima canzone di Giorgia..









martedì 2 luglio 2013

Fine giugno nei campi

Come molte di voi forse già sapranno,mio papà ha un piccolo pezzo di terra dove,oltre alla vigna ci sono anche svariati alberi da frutto.
In questi gironi mi sono proprio divertita a passare le giornate in mezzo alla natura ed ho raccolto un sacco di suoi frutti come le amarene ed i cagnetti.
Con le amarene ho creato questa marmellata,una vera leccornia...ma sono già in fermento per nuovi dolci da creare magari durante l'inverno.
Altro frutto raccolto in abbondanza sono stati i cagnetti,ovvero una specie di prugne selvatiche davvero brusche e dissetanti.
Mentre gironzolavo nella campagna in queste giornate ho anche fatto un qualche incontro speciale...
Vi lascio con un pò di fotografie e auguro a tutti voi una felice settimana!!