Questa non è stata la mia prima vacanza in movimento ma è stata la prima vissuta in macchina.
Se ve lo siete persi qui trovate il mio post su cosa abbiamo fatto e cosa vi consiglio di visitare in Calabria..
Oggi invece facciamo marcia indietro,parliamo nello stesso post dell'inizio e della fine della mia vacanza,ovvero i giorni trascorsi in giro per la Basilicata.
Per me non è stata questa la prima volta in Lucania,c'ero già stata una decina di anni fa in vacanza sempre con gli amici ma a casa di amici del posto.
La nostra vacanza ha avuto come prima sosta una giornata a Vasto,in Abruzzo dove però a parte il centro ed il mare,abbiamo visitato ben poco...o forse nulla di più c'era da visitare ma come prima tappa del nostro viaggio è stata carina,sugellata poi da una bella cenetta di pesce al ristorante.
Il giorno seguente siamo partite alla volta della Basilicata e di Matera con esattezza.
Come ho già detto,avevo già visitato questa città con i suoi famosissimi sassi ma ben poco mi ricordavo...
A Matera abbiamo alloggiato al B&B Cavea da Fabrizio che ci ha accolto con grande cordialità nella struttura proprio all'interno del sasso caveoso.
Non aspettatevi il lusso in queste stanze,siete pur sempre all'interno di un sasso ma caratteristico come ben pochi ne ho visti.
Scoprire la saggezza di Fabrizio,assaporare la tranquillità di un tempo ormai lontano,farci coinvolgere nel suo vivere slow ci ha riempito gli occhi di colori,bellezza e ci ha fatto vivere delle emozioni che ancora oggi sono vive nei miei ricordi infatti per tutta la vacanza è stato un pò il nostro guru.
Dopo alcune ore in compagnia di Fabrizio e seguendo i suoi consigli,siamo andate alla scoperta della città e dei suoi sassi che ricordiamo essere patrimonio mondiale dell'Unesco.
Difficile riuscire a descrivere la magia di questi posti,le emozioni provate nel girare in questi luoghi..silenzio,ammirazione per le condizioni in cui per anni tante persone hanno vissuto,la scoperta di luoghi che è difficile pensare possano esistere.
“Nelle grotte dei Sassi si cela la capitale dei contadini,il cuore nascosto della loro antica civiltà.
Chiunque veda Matera non può non restarne colpito tanto è espressiva e toccante la sua dolente bellezza”così descriveva Matera, Carlo Levi nel 1952.
Se capitate da queste parti vi consiglio di visitare oltre alle svariate chiese rupestri,anche la casa-grotta tipicamente arredata,con mobili e attrezzi d’epoca per avere un’idea precisa di come era organizzata la vita contadina nelle case dei Sassi.
Impressionante pensare che al suo interno potessero vivere anche 10 persone.
Sul pavimento stavano sdraiati i cani, le pecore, le capre, i maiali.Ogni famiglia aveva, in genere, una sola di quelle grotte e ci dormivano tutti insieme,uomini,donne,bambini e bestie.
Un giro della città al tramonto,un veloce aperitivo poi la pioggia l'ha fatta da padrone così ce ne siamo tornate nel nostro B&B.
Il giorno successivo,dopo una lenta colazione da Fabrizio siamo partite per continuare il nostro viaggio.
Un giro veloce sulle colline Lucane ed ecco che arriviamo all'antico borgo Craco che è attualmente disabitato,a causa di una frana che intorno agli anni '70 ha costretto gli abitanti a trasferirsi nelle frazioni di Craco-Peschiera e Craco-Sant'Angelo.
Come altri centri vicini,è probabile che abbia offerto riparo ai coloni greci di Metaponto,quando questi si sono trasferiti in territorio collinare,forse per sfuggire alla malaria che imperversava nella pianura.
Chiunque voglia avventurarsi a Craco deve tenere presente che è vietato avvicinarsi alle abitazioni,in quanto sussiste tutt'ora il pericolo di crollo.
Il panorama che si ammira dai piedi del paese però vi ripagherà ampiamente del tempo impiegato per raggiungerlo e del fatto di non potersi avvicinare più di tanto.Sono inoltre ancora visibili i ruderi di un torrione,chiamato dagli abitanti di Craco “il castello”, della chiesa di San Nicola,della chiesa e del convento di San Pietro.
Terminato il nostro giro,abbiamo proseguito la nostra vacanza in Calabria per circa 2 giorni.
Avremmo tanto voluto andare a visitare Tropea ma ci saremmo allontanate ulteriormente per fare poi un viaggio di ritorno ancora più lungo così abbiamo deciso di risalire.
Come forse pochi sanno (ebbene si,anche noi non lo sapevamo e lo abbiamo scoperto in questa vacanza!)la Basilicata oltre che affacciarsi sullo Ionio,ha uno scorcio di 35 km anche sul Tirreno e in questi chilometri si può trovare la bellissima Maratea.
Maratea..grotte,sentieri,torri e castelli,la statua del Cristo Redentore,il porto turistico,la montagna che arriva a 1505 metri e tanto tanto verde che contrasta con il profondo azzurro del mare,insomma un vero paradiso per gli occhi.
Per i suoi pittoreschi paesaggi costieri e montani,Maratea è conosciuta anche come "la Perla del Tirreno" ma viene anche chiamata "la città delle 44 chiese" per le sue numerose chiese, cappelle e monasteri,costruite in epoche e stili diversi,molte delle quali rappresentano un notevole patrimonio artistico-religioso.
Il monte San Biagio,alto 623 metri,con la sua caratteristica conformazione allungata verso il mare è l'episodio montuoso più rilevante del territorio di Maratea.
Sebbene non altissimo ma al centro del territorio,è un bellissimo punto panoramico.
Sulla sua cima ospita le rovine dell'antica Maratea e la grande statua del Redentore che stata completata nel 1965,con un impasto di cemento misto a marmo di Carrara.
Con i suoi 22 metri di altezza circa,è la statua più alta d'Italia e la sessantaseiesima più alta del mondo,nonché il più famoso monumento di Maratea.
Parlando invece di spiagge,noi ne abbiamo visitate solamente due ma ogni piccola spiaggia ed insenatura meriterebbe di essere visitata.
Bellissima la spiaggia Cala Jannita,ovvero la spiaggia con la sabbia vulcanica nera.
La spiaggia è molto bella,l'acqua a contrasto con la sabbia ha incredibili sfumature di blu.
Facilmente raggiungibile a piedi con una comoda scalinata che mentre la si percorre si possono vedere scorci sul mare selvaggi e bellissimi.
L'altra spiaggia che abbiamo visitato è la Secca,uno dei più suggestivi angoli della costa marateota.
Il panorama della spiaggetta è dominato dagli scogli e da u Tuppu,un singolare isolotto ricoperto di macchia verde.
Nei pressi della spiaggia si trova anche il Palazzo Baronale dei nobili Labanchi,con annessa cappella.
Questo è quello che io ho amato della Basilicata,mi manca tutta la parte interna da visitare,in tanti quest'anno sono andati a Pietrapertosa e Castelmezzano a provare il bellissimo Volo dell'Angelo.
Noi non ne abbiamo avuto il tempo ma siccome stiamo già iniziando a pensare al viaggio itinerante del prossimo anno per arrivare a visitare anche la bellissima Tropea,non escludo che questa potrà essere tra le tappe che faremo.